Scopri perché l’uso corretto del logo è fondamentale per la coerenza visiva del brand e quali errori evitare per non comprometterne l’immagine.
Quando pensiamo a un brand, spesso il primo elemento che ci viene in mente è il logo. È un po’ come il volto di un’azienda: lo riconosciamo a colpo d’occhio, ci trasmette un’identità, evoca sensazioni, valori, esperienze. Ma attenzione: proprio perché così carico di significato, il logo va trattato con cura. Non basta “metterlo ovunque” per fare branding. Anzi, un uso scorretto può danneggiare seriamente la reputazione dell’azienda.
In questo articolo voglio accompagnarti in una riflessione pratica su come utilizzare bene il logo nella comunicazione, basandomi su linee guida che ogni professionista, dal designer al marketing manager, dovrebbe conoscere e applicare.
Perché è importante usare il logo in modo coerente?
Il logo è il cuore dell’identità visiva. Serve a creare riconoscibilità e a dare un volto unico al brand, distinguendolo dai concorrenti. Quando viene usato in modo coerente, rafforza la fiducia, trasmette professionalità e aiuta il pubblico a ricordare chi sei.
Pensiamo ai grandi marchi: Nike, Apple, Coca-Cola. Non importa in quale parte del mondo ci troviamo, i loro loghi sono sempre uguali, puliti, leggibili. Nessuno si sognerebbe di deformare lo swoosh, cambiare il colore alla mela morsicata o aggiungere effetti al lettering di Coca-Cola. Perché? Perché quei dettagli sono stati studiati per comunicare qualcosa di preciso e coerente.
Quando usare il logo
Non serve attaccare il logo ovunque, ma ci sono contesti dove la sua presenza è fondamentale:
- Materiali ufficiali: presentazioni, brochure, report aziendali, sito web.
- Campagne pubblicitarie approvate: sia online (banner, social) che offline (manifesti, spot).
- Merchandising autorizzato: prodotti, gadget, abbigliamento, packaging.
- Eventi e fiere: quando l’azienda partecipa ufficialmente, il logo deve essere ben visibile su stand, roll-up, badge, ecc.
In questi casi, il logo funge da segno distintivo: rende chiaro chi parla, chi sponsorizza, chi organizza.
Quando evitare di usarlo
Il logo non è un ornamento generico e non va usato come decorazione. Ci sono situazioni in cui è meglio lasciarlo da parte:
- Su materiali di terzi non approvati dall’azienda.
- In contesti controversi o dannosi per l’immagine del brand (contenuti offensivi, illegali, fake news).
- Accanto ad altri loghi senza rispettare le distanze minime o senza autorizzazione.
- In colori, proporzioni o formati non ufficiali, che alterano la percezione visiva.
- Come sfondo o pattern, che ne riducono la leggibilità.
- In comunicazioni interne dove non rappresenta ufficialmente il brand.
- Su prodotti o iniziative non ufficiali.
Insomma, il logo va protetto: non è un semplice disegno, è un asset strategico.
Gli errori più comuni (e come evitarli)
Per rendere tutto più concreto, ecco alcuni esempi pratici di uso scorretto del logo:
- Logo deformato: stirarlo, schiacciarlo o ruotarlo rompe le proporzioni e lo rende irriconoscibile.
- Colori sbagliati: usare versioni non ufficiali (magari perché “ci stanno meglio”) crea confusione.
- Sfondi caotici: mettere il logo su immagini troppo piene lo fa scomparire.
- Effetti grafici non autorizzati: ombre, contorni, gradienti, animazioni possono snaturarlo.
- Box non previsti: inserirlo in forme o cornici che non fanno parte della brand identity.
- Mancanza di spazio di rispetto: appiccicare il logo ad altri elementi lo soffoca e ne mina la leggibilità.
Un consiglio spassionato? Usa solo i file ufficiali forniti dall’azienda e verifica sempre proporzioni, colori e contesto.
Consigli pratici per un uso corretto
Per concludere, ecco un breve vademecum:
✅ Assicurati che il logo sia sempre leggibile.
✅ Mantieni uno spazio di rispetto attorno (di solito indicato nel brand manual).
✅ Usa solo versioni ufficiali, senza modificarle.
✅ In caso di dubbio, chiedi al responsabile comunicazione o consulta il manuale del brand.
Queste semplici attenzioni fanno la differenza. Proteggono il lavoro fatto a monte per costruire l’identità visiva e assicurano che il logo continui a essere un elemento forte e riconoscibile.
Conclusione
Usare bene il logo non è solo una questione estetica: è un atto di responsabilità verso il brand e la sua reputazione. Significa rispettare il lavoro di chi ha costruito l’identità visiva e dare coerenza a tutto ciò che l’azienda comunica, dentro e fuori.
Ricorda: un logo ben usato rafforza il brand. Un logo maltrattato lo indebolisce. Sta a noi, come designer, marketer, comunicatori, fare la scelta giusta.
