Riprendo il discorso lasciato in sospeso dalla settimana precedente, sulle tante opportunità ed idee scaturite dal Prestashop Ecommerce Week. Puoi leggere qui la prima parte, in cui si parla di SEO e consigli utili per un ecommerce efficiente.
Questa settimana approfondiremo il discorso su Social Commerce e Google Shopping. Due argomenti che in questo particolare periodo, sono in fermento per le tante novità messe in campo dalle aziende del settore.
Social Commerce
Introduce l’intervento Valentina Vellucci esperta del settore, afferma che le piattaforme social non devono essere intese come una semplice vetrina, per mettere in mostra i propri prodotti. In altre parole i social devono essere una piattaforma relazionale con cui invogliare il pubblico a saperne di più sui prodotti e servizi ed infine a finalizzare le vendite.
A partire dal 2008, con l’avvento di Facebook, le aziende si sono via via spostate da un social all’altro con il solo obiettivo di essere presenti con una pagina o con un feed. I contenuti venivano esposti come un catalogo senza una lineare continuità o reale coinvolgimento da parte del pubblico. Questa pratica era tutta in funzione dell’algoritmo che influenzava la ricerca organica, tralasciando completamente l’engagement con il pubblico.
I social networks sono un business di marketing che, strutturati bene con un piano editoriale a lungo termine, possono essere i migliori touchpoint per finalizzare le vendite. In altre parole, i social networks sono il percorso che l’utente può piacevolmente percorrere fino alla finalizzazione dell’acquisto e successiva soddisfazione di un bisogno.
Inoltre un piano editoriale ben strutturato non può fare a meno delle campagne di advertising, la ricerca organica non basta da sola per promuovere il proprio brand e la propria attività. La promozione deve avere ben chiara tutto l’insieme dell’attività e coinvolgere il pubblico con elementi di esclusività, retroscena dei prodotti e quelle piccole imperfezioni quotidiane. Questi aspetti appena citati, rendono l’attività più vicina alla realtà e lontana dalle immagini patinate da rivista.
Obiettivi di business
Gli obiettivi di business per un social commerce possono essere riassunti nella seguente infografica:

Infine chiudiamo l’argomento con l’intervento di Arianna Ducoli, che parla delle strategia guidate dai dati Data Driven Strategy. Le migliori Ads non sono quelle che descrivono il prodotto, ma quelle che rafforzano il brand ed ispirano emozioni. I passaggi per metterle i pratica sono: semplicità, meno tecnicismi e più vita reale. Queste tre caratteristiche assicurano un processo mirato che passa da Awareness>Engagement>Traffico>Lead>Acquisto.
Google Shopping
Relatore dell’argomento è Jole Torre, Google Ads Specialist di Be-We. Il 21 aprile 2020, in seguito alle condizioni di lockdown per gran parte del pianeta, Il presidente di Google annuncia che Google Shopping sarà completamente gratuito. L’obiettivo dichiarato dal manager di Google è dare la possibilità a tutti i commercianti di entrare connettersi meglio con la propria clientela al di là delle inserzioni.
In fondo, c’è anche la volontà di Google di contrastare la crescita di Amazon sulle ricerche di prodotti. E ben noto che la maggior parte dell’utenza si rivolge ad Amazon come motore di ricerca per prodotti, relegando a Google solo una funzione informativa.
Con Google Shopping, il motore di ricerca promette un’esperienza di vendita migliore sia per i commercianti che per i naviganti, i quali troveranno selezioni sempre più precise e personalizzate.
La particolarità della piattaforma, oltre ad imitare l’esperienza di navigazione di Amazon, avrà la possibilità di creare un inventario locale. In altre parole sarà possibile creare un feed di prodotti che appaiano nelle ricerche locali di un utente.
Questa funzione, in combinazione a Google My Business, da l’opportunità agli utenti che si trovano in una zona, di scoprire i prodotti offerti dai negozi circostanti, conoscere i dettagli della merce, i contatti del negozio e la sua ubicazione.
Oltre quindi ad essere reperibili con Google Shopping nella ricerca organica, si avrà anche la possibilità di completare il processo d’acquisto direttamente nella piattaforma di Mountain View tramite Shopping Actions. Grazie ad esso, gli utenti potranno eseguire le transazioni in modo semplice ed unificato, effettuando il pagamento direttamente a Google. Una volta completato l’acquisto sarà poi Google ad inviare il pagamento al commerciante, che disporrà la spedizione della merce.
Analisi di mercato e Advertising
Come ormai tutti i servizi di pubblicazione online, anche Google Shopping avrà la sua sezione di Insights. Con esso è dove monitorare l’andamento delle schede prodotto e scoprire dati utili alla vendita. Tra le sue opzioni, di interessante va menzionata quella di conoscere i top seller per categoria o per zona, scoprire se quel tipo di prodotto è presente nel nostro inventario e magari spingerne la vendita con le Ads.
Le funzioni integrate di Google permettono una segmentazione molto precisa dell’utenza a cui mostrare i prodotti. Per far questo occorre lavorare molto bene sull’inserimento delle schede prodotto, nello specifico:
- titoli: in 70 caratteri bisogna essere quanto più precisi possibili, in caso di dispositivi tecnologici, utilizzare il codice SKU;
- immagini: formato minimo 800x800px su sfondo bianco, fino a 10 immagini per le varianti;
- descrizioni: il testo deve essere fluido e dettagliato;
- regole personalizzate: impostare categorie ed etichette per facilitarne la catalogazione.
Tutto questo sarà di sicuro aiuto nel momento in cui si pianificherà anche una campagna di advertising, esse potranno essere visualizzate su tutta la rete di ricerca Google e Display.
Conclusioni
I campi di attuazione di Google Shopping saranno in diretta competizione con il colosso della vendita Amazon, anche se a differenza di quest’ultimo, Google dichiara che non vuole occuparsi della logistica, relegandola direttamente al commerciante.
Questa opportunità può essere la marcia in più per le piccole e medie imprese, che potranno così avvalersi della visibilità di Google, ma veicolare comunque il proprio brand tramite la spedizione.