Quando parliamo di CMS open-source per e-commerce, il primo nome che ci viene in mente è sicuramente Prestashop.
Dal 2007, anno della sua nascita, in pochi anni ha conquistato una nicchia di mercato di tutto rispetto tra i CMS, guadagnando il primo riconoscimento già nel 2010, come miglior applicazione open-source per il commercio.

L’azienda di origine francese sostiene le attività di quasi 300.000 negozi online in tutto il mondo. Questo grande fama, ha portato la community di Prestashop ad organizzare eventi in tutto il mondo. Quest’anno l’emergenza Coronavirus ha portato il team di gestione ad elaborare un piano alternativo, per creare un momento di incontro, tra e-merchants e l’azienda.

Prestashop (e)Commerce Week

Il 29 giugno scorso è partita la prima edizione digitale dell’evento diluita su cinque giorni, che ha coinvolto:

  • 93 relatori, tra cui 12 italiani;
  • 17 sponsor, tra cui Paypal, Criteo e DHL per citarne alcuni;
  • 60 sessioni live dislocate tra Francia, Spagna, Italia, Polonia e America Latina.

Ogni giornata era caratterizzata da un argomento portante per tutti i relatori e nello specifico, si è parlato di:

  • Giorno 1: SEO;
  • Giorno 2: WebMarketing;
  • Giorno 3: eCommerce 1to1;
  • Giorno 4: Scalabilità dell’eCommerce;
  • Giorno 5: Un e-commerce migliore.

Tutti gli interventi hanno dispensato notizie utilissime sia per gli addetti ai lavori del reparto tecnico (operatori del web), sia per i titolari di e-commerce. La novità principale della piattaforma è l’imminenete lancio della versione 1.7.7 a fine luglio, che porta con sé tantissime migliorie sia in campo tecnico e di sicurezza, sia per gli utilizzatori dello shop.

Ogni intervento meriterebbe di essere menzionato, ma tra i tanti preferisco parlare dei temi che più accomunano gli utenti:

  • E-Commerce: la checklist per il lancio;
  • SEO: 10 consigli per cominciare un e-commerce.

Tratterò i temi legati al social commerce in un articolo successivo.

E-Commerce: la checklist per il lancio

Valentino Bergamo, CEO di Calicantus, pone all’attenzione quelli che sono spesso gli aspetti sottovalutati e meno visibili nel lancio di un sito di e-commerce. Introduce il suo discorso affermando che nel momento che si decide di partire con un progetto e-commerce, oltre che costruire il sito, bisogna costruire anche l’organizzazione.

La qualità del servizio offerto agli utenti va di pari passo alla profittabilità dello shop, pertanto oltre che curare i contenuti del sito, è necessario focalizzare quello che avviene intorno la piattaforma. Una statistica che ormai sanno quasi tutti, è che il 70% dei clienti, per i motivi più disparati, abbandona il carrello d’acquisto. Quindi non basta curare solo il primo step del sito, ma continuare per tutto il percorso di acquisto dei clienti.

Checkout

Il primo argomento chiave che da il via al discorso di Valentino Bergamo, è il Checkout, ossia la finalizzazione dell’acquisto da parte di un cliente su un sito di e-commerce. La procedura deve essere chiara, semplice da seguire e riportare informazioni dettagliate sulle modalità di pagamento e spedizione. Inoltre sempre più clienti accedono da dispositivi mobili per fare i propri acquisti, la pagina del checkout deve essere responsive e facilmente navigabile.

Ordini

Oltre il 60% delle procedure relative all’elaborazione degli ordini può essere automatizzata. In particolare tutte le comunicazioni alla clientela possono essere preimpostate, in modo da seguire il processo di completamento e spedizione dell’ordine, per garantire una corretta e tempestiva comunicazione. Per questo è necessario stilare una linea guida per lo staff interno precisa e semplice, in modo da semplificare il più possibile il lavoro e soprattutto gestire con facilità gli eventuali (ed inevitabili) fuori programma.

Spedizioni

In merito alle spedizioni, oltre che scegliere un partner affidabile, è utile dare quante più informazioni possibile alla clientela. Dare agli utenti più opzioni di spedizione, rendere la spedizione gratuita su determinati tipi di ordini, sono informazioni che aiutano l’utenza nel processo decisionale di acquisto. Specificare una politica dei resi chiara e semplice da attuare è una carta in più nella partita con il cliente.

Packaging

Il 70% dei clienti di negozi online ha la sensazione di ricevere un regalo quando effettua un ordine. Tra il negozio online ed il cliente, questo è l’unico e solo momento di contatto fisico. Entrambi vogliono che sia un’esperienza piacevole. Per fare ciò bisogna prestare particolare cura alle dimensioni dell’imballo e che sia personalizzato con il logo del negozio. L’interno deve essere altrettanto curato, oltre a contenere i prodotti acquistati, ci deve essere attenzione nella scelta del materiale riempitivo e di contorno.

Costumer Care

Il canale di comunicazione con la clientela è l’aspetto più importante sia per il prevendita che per il dopo. Questo è uno degli aspetti da considerare nella sua completezza. Un cliente su due abbandona un e-commerce perché non ottiene le informazioni che desidera. Per questo motivo, bisogna scegliere con cura il canale più adatto a venire incontro alla clientela, e presidiarlo costantemente. Non serve avere tanti canali di comunicazione, ne bastano due purché si risponda con tempestività ed efficienza.

Legale

L’aspetto amministrativo ovviamente, deve presentare tutte le necessarie indicazioni per garantire credibilità e fiducia alla clientela. Informativa Privacy e Cookie Law in primis, poi specificare dettagliate condizioni di vendita su tutto il processo di acquisto. Il Footer del sito deve sempre riportare i date dell’azienda, in modo da essere visibile sempre su tutte le pagine del sito.

Infine il Sig. Bergamo, ci invita a testare costantemente il sito appena creato e monitorare tutte le sue operazioni, per capire dove intervenire e migliorare i processi.


Ivan Cutolo, amministratore di SEO Chef, che svela 10 consigli utili per mantenere un e-commerce di buon livello, è il secondo intervento sull’argomento che ha destato la mia attenzione.

Il Seo Specialist introduce il suo discorso ricollegandosi a quanto precedentemente detto da Valentino Bergamo, ribadendo che aprire e matenere un e-commerce non è un gioco da ragazzi, ma nonostante ciò è una soluzione che tutti i commercianti dovrebbero adottare.

Anche con il propagarsi dei marketplace, un sito e-commerce rappresenta un punto fermo dove accogliere la propria clientela. Vediamo cosa ci suggerisce in ottica SEO.

1. Velocità

Uno dei fattori di ranking che viene sempre più valutato dai motori di ricerca è la velocità. Avere un sito che risponda ai collegamento entro i 5 secondi, permette di ridurre il tasso di rimbalzo dai siti. Un cliente mediamente è disposto ad attendere circa 3 secondi affinchè si carichi la pagina che gli interessa, rimarrà in attesa solo se ha un interesse particolare. Altrimenti guarderà altrove.

2. Keywords

La ricerca delle parole chiavi da inserire nel sito deve essere fatta in accordo con la terminologia che usa l’utenza e non quella che viene utilizzata dai “tecnici”. A volte la clientela non conosce esattamente il nome di un prodotto specifico, ecco perché bisogna ricorrere a sinonimi che possano essere utilizzati nella query di ricerca.

3. Architettura

Anche la struttura delle categorie deve essere semplice e chiara. Avere un albero di categoria che si dirama all’infinito porterà come risultato ad avere un solo prodotto per categoria, limitando tantissimo l’operatività della clientela sul sito. Una gestione ottimale delle categorie prevede la diramenzione dalla Home page ad una categoria e massimo una sottocategoria. Aggiungerei personalmente che per aggiungere dettagli ad un prodotto esistono i tags, che lavorano di pari passo alle categorie.

Link Interni

Attraverso i link in una pagina, guidiamo il cliente in un percorso guidato nel sito. Bisogna tener presente che l’utente potrebbe necessitare di informazioni che possano aiutarlo a decidere nel processo di acquisto, come ad esempio le politiche di reso oppure le informazioni sulla privacy. Sistemare i link utili in modo che siano facilmente raggiungibili.

Correlazioni

Spesso vediamo comparire nella parte bassa di una pagina prodotto che visitiamo su di un sito e-commerce, una serie di prodotti che potrebbero sostituire o essere complementari al prodotto scelto da noi. Una delle tecniche di cross-selling più utilizzate, ma sono davvero efficaci? Solo se sono realmente inerenti all’interesse dell’utente, altrimenti sono un’arma a doppio taglio.

HTTPS

La sicurezza è un obbligo a cui nessun commerciante può più sottrarsi. I clienti sono sempre più attenti a questo aspetto e garantir loro la sicurezza delle transazioni è un segno di fiducia. Puoi approfondire l’argomento qui

Responsive

La ricerca dei prodotti ed il solo conseguente acquisto avviene ormai per la maggior parte dai dispositivi mobili. Avere un’interfaccia semplice ma intuitiva al tatto è un fattore determinante per la clientela.

Scheda Prodotto

Una scheda prodotto deve rispettare questo piccolo decalogo di informazioni da mostrare:

  • Titolo
  • Immagine (con relativo tag Alt)
  • Descrizione univoca, possibilmente evitare il copia/incolla da altri siti
  • Caratteristiche tecniche del prodotto
  • Gallery di immagini
  • Info spedizioni/pagamenti/contatti
  • Prodotti correlati
  • Recensioni
  • Prodotti visti in precedenza
  • Newsletter

Una buona scheda prodotto invoglio l’utente a soffermarsi sulla pagina e magari completare l’acquisto.

Carrelli abbandonati

I carrelli della spesa abbandonati sono una miniera di informazioni. Recano le traccie dei passaggi dei clienti che lo hanno portato a decidere di abandonarlo. Analizzare questi dati aiuta a capire quali sono le aree di miglioramento e possibilmente passare a strumenti di remarketing o email marketing.

Pagina 404

Arrivare ad una pagina di errore 404 è come trovarsi in un vicolo cieco di notte. Panico totale. Ci sono tante modalità per scongiurare questa situazione. Una delle quali può essere la personalizzazione inserendo dei link utili per tornare sui propri passi, oppure un reindirizzamento alla categoria di appartenenza del prodotto mancante.

Ivan conclude il discorso parlando dei tempi di attuazione delle tecniche SEO e dei canali di comunicazione di un e-commerce.
La Search Engine Optimization può portare dei risultati apprezzabili nel arco di 6/12 mesi, con una modulazione frequente dei parametri di ricerca. Infine ribadisce il concetto dei sui mezzi di comunicazione: presidiare costantemente i servizi di messaggistica. Limitare i canali di comunicazione solo a quelli per cui si riesce a rispondere in tempi rapidi.

Concludo questa prima fase di resoconto che spero, ti abbia dato notevoli spunti per tue attività online. La settimana prossima parleremo di Social Commerce e Google Shopping. Due argomenti che meritano altrettanto risalto e sono stati ampiamente trattati durante il Prestashop ECW 2020.