L’attività del Search Engine Optimization nel corso degli ultimi 10 anni ha subito una grande evoluzione, del resto se vuoi che il tuoi sito o negozio online sia trovato dai tuoi clienti, il primo passo è rendersi “leggibili” dai motori di ricerca.
Del resto lo facciamo tutti, se cerchiamo un macchina fotografica online, la prima cosa che facciamo è approdare sulla pagina di Google ed inserire “macchina fotografica” nel campo di ricerca.
Facendo un paragone un pò datato sembra quasi come negli anni ’60, per telefonare al negozio di elettronica bisognava passare tramite la centralinista che metteva gli spinotti giusti al posto giusto per creare la comunicazione.
Pertanto un minimo di ottimizzazione dei contenuti per il motore di ricerca è diventata un’attività obbligatoria per chiunque vuole proporre i propri prodotti o servizi online.
La scelta delle parole chiavi
Sebbene ci siano teorie sul SEO che confermano il tutto ed il contrario di tutto, ho sempre creduto che la scelta delle parole chiavi (keywords) deve essere quanto più attinente possibile all’argomento trattato. Tornando al discorso della macchina fotografica, nel caso in cui io venda questo tipo di prodotti, non mi limiterò a scegliere solo le parole generiche che si riferiscono a questo oggetto, ma tutte quelle che possano identificarlo con esattezza da parte del motore di ricerca.
Provate a scrivere nel testo di ricerca su Google “macchina fotografica”, poi “macchina fotografica nikon” ed infine “macchina fotografica nikon d5300”. A parte i vari link ad Amazon, troverete nelle ricerca, diversi link a negozi che consigliano o vendono il prodotto in questione. Come mai questa cosa? Grazie al SEO.
Quindi se descrivo esattamente il mio prodotto al motore di ricerca, questi sarà facilitato nel mostrarlo a chi lo sta cercando su internet, conseguentemente, sarà per me più facile trovare un potenziale cliente realmente interessato al mio prodotto.
Gli URL amichevoli
Un’altra pratica diffusa da adottare per la SEO è la scelta di un indirizzo internet dei prodotti cosiddetto “amichevole”. Inserire il nome del prodotto stesso nell’indirizzo internet a cui fa riferimento è più semplice da identificare da parte di Google, piuttosto che scrivere un codice a barre. Utilizzare questa tecnica anche per le immagini è una procedura che da ancora qualche punto in più alla SEO (vedi il mio articolo sull’ottimizzazione delle immagini).
Questa tecnica è utile anche per il cross-linking, cioé collegare più prodotti “minori” al prodotto principale. Per l’utente sarà più facile trovare gli accessori della macchina fotografica se essi appariranno nella stessa pagina dell’oggetto desiderato.
Rimanendo in materia di link, per chi ha un’attività “fisica” oltre al negozio online, è opportuno creare una buona scheda attività con Google My Business. Lì si concentreranno tutte le ricerche in merito a contatti telefonici, indirizzi e recensioni da parte dei clienti, quest’ultime sono un’ottimo opportunità di marketing per la propria attività che andrà di pari passo ai tradizionali social network.
Contenuti aggiornati
Sembra una banalità ma occorre dirlo, perché spesso con l’abitudine si tende a trascurare questo aspetto: i prodotti del vostro e-commerce hanno bisogno dei Metatag, piccole stringhe di testo per farli apparire nel modo giusto nelle pagine del motore di ricerca. Lasciare questo aspetto alla casualità del motore di ricerca a volte può dare esiti inaspettati e deludenti.

Personalizzare lo snippet per i motori di ricerca, è una ottima opportunità per dare in poche parole un saggio del prodotto a chi legge la pagina. Di fianco ho messo due esempi per lo stesso tipo di ricerca. Come potete notare entrambe descrivono il prodotto in questione, ma uno fa riferimento ad un blog sulle macchine fotografiche, mentre l’altro è un negozio e-commerce.
Quindi se sono un utente in cerca di informazioni sul prodotto, seguirò il primo link, se invece voglio acquistarlo andrò dritto al secondo, grazie alle ottime indicazioni che ho trovato nei Metatag.
Infine ultimi due consigli: tenere sotto controllo la duplicazione di eventuali prodotti e creare un redirect nel caso di prodotti terminati o non disponibili. Nel primo caso la gestione diviene più snella e precisa, mentre la seconda raccomandazione fa in modo che l’utente non abbandoni la pagine in caso non trovi esattamente quello che desidera, ma avrà a disposizione una soluzione alternativa ai suoi bisogni.